I diamanti

Molta gente è confusa sul prezzo dei diamanti.
La migliore spiegazione è che chiedere il prezzo di un diamante è come chiedere il prezzo di una casa.

Un agente immobiliare non può dirvi il prezzo di una casa senza conoscerne le dimensioni, la sua condizione, l’affitto ecc. Questo processo è lo stesso utilizzato per l’acquisto di un diamante.

La bellezza di un diamante, la sua rarità e il suo prezzo dipendono dall’interconnessione delle sue caratteristiche, le 4C:

cut (taglio),

clarity (purezza),

carat (peso),

color (colore).

Le 4C sono usate in tutto il mondo per classificare la rarità dei diamanti. Diamanti con la combinazione delle più alte 4C sono i più rari e di conseguenza i più cari. Nessuna delle C è più importante delle altre in termini di bellezza ed è importante notare che ognuna delle 4C non diminuirà d’importanza nel tempo.

silver diamond ring on red textile
silver diamond ring on red textile
Carat

Peso di un diamante.

Un carato equivale a 200 milligrammi e può essere diviso in 100 “punti”. Un diamante di 0,75 carati è lo stesso di uno di 75 punti. Un diamante di un carato costa esattamente il doppio del prezzo di un diamante da mezzo carato, giusto? Sbagliato. Siccome i diamanti grandi sono più rari in natura, un diamante di un carato costa più del doppio di un diamante da mezzo carato (mantenendo colore, purezza e taglio costanti). Il taglio e la montatura possono fare apparire un diamante più largo o più piccolo del suo reale peso.

Clarity

Purezza. Presenza di inclusioni in un diamante.

Le inclusioni sono naturali caratteristiche identificative che appaiono al momento della formazione del diamante in natura. Possono sembrare come piccoli cristalli, nuvole o aghi e sono costituite da minerali o fratture. Per vedere le inclusioni, si utilizza un lente di ingrandimento che permette aumentare di 10 volte le dimensioni, così che le inclusioni siano più facili da individuare. La posizione delle inclusioni può influire sul valore del diamante. Si trovano pochissimi diamanti puri in natura e il loro prezzo è sempre molto alto. Le inclusioni sono codificate in un a scala che è stata stabilita dal Gemological Institute of America (GIA). La scala delle purezze che parte da F (Pura) e arriva a I (Inclusa) è basata sulla visibilità delle inclusioni a dieci ingrandimenti. Alcune inclusioni possono essere nascoste dalla montatura e hanno poco effetto sulla bellezza del diamante. Inclusioni nel centro o sulla cima della pietra possono influenzare la distribuzione della luce, in alcuni casi influenzando negativamente la brillantezza della pietra.

Color

Colore di un diamante.

I diamanti hanno una gamma di colori che varia dai gelidi bianchi invernali al caldo bianco dell’estate. I colori più caldi sono particolarmente desiderabili quando sono montati con l’oro giallo. I diamanti con colori da D a J, più incolori e freddi sono perfetti con l’oro bianco e il platino. Le differenze di colore sono veramente sottili ed è molto difficoltoso vedere la differenza di colore tra, per esempio, un a pietra di colore E ed una di colore F. Inoltre i colori sono definiti in condizioni di luce controllata e comparati con pietre di paragone. Le pietre veramente “incolori”, di colore I-F-G, sono le più rare e preziose. Il colore, tuttavia, dipende dai gusti personali. Un gioielliere può mostrare la varietà di colori per aiutare il cliente nella scelta.

Cut

Proporzioni nel taglio.

Sulla base di formule scientifiche, un diamante ben tagliato riflette la luce da una faccetta all’altra trasmettendola verso la sua cima. Questo risultato influisce sulla brillantezza ed il “fuoco”, dando ad un diamante ben tagliato la sua giusta importanza e aumentandone il valore rispetto ad un altro di taglio profondo o troppo piatto. I diamanti che sono tagliati troppo profondi o troppo piatti non riflettono bene la luce e risultano quindi meno brillanti e preziosi.

silver diamond studded ring on black surface
silver diamond studded ring on black surface

La forma più comune di taglio del diamante è quella rotonda, denominata a brillante. Con questo termine si identifica un taglio rotondo con minimo 57 faccette, a cui si aggiunge una tavola inferiore.

La grande diffusione di questo taglio ha portato ad un equivoco: il pubblico tende ad identificare i termini brillante e diamante come fossero la stessa cosa. In realtà, il termine brillante, se usato da solo, identifica unicamente una pietra a taglio rotondo, anche sintetica.

Altri tipi di taglio, tra i più conosciuti e diffusi sono: il taglio a cuore, a brillante ovale, a marquise o navette, huit-huit, a goccia, a smeraldo, a carré, a baguette, a trapezio, a rosa olandese, a rosetta, ormai in disuso.

Da ricordare altri tagli più recenti che si stanno piano piano affermando nel campo della gioielleria: il princess, il radiant, il barion ed il cushion.